...Che INIZIATIVE c"avé?

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Basta! Parlamento pulito

venerdì 11 aprile 2008

...Che ne dite di un po' di classica...




Rotonda a Mare
Domenica 27 APRILE

ore 17.00,
Enrico Dindo - Violoncello
Kathrin Stott - Pianoforte

Il nome di Enrico Dindo è ormai noto anche a chi non frequenta assiduamente le sale da concerto. Fondatore dei Solisti di Pavia, Dindo è soprattutto uno dei più apprezzati violoncellisti sulla scena internazionale. Storico l’abbraccio entusiasta di Rostropovich a Dindo alla fine del Concerto op. 33 di Saint-Saens eseguito con l’Orchestra Nazionale della Rai. A Senigallia, Enrico Dindo arriva in duo con la pianista Kathrin Stott, altro talento apprezzato in ambito internazionale per la fluidità dello stile, la versatilità e la godibilità delle sue interpretazioni. Ha studiato tra gli altri con Nadia Boulanger e poi al Royal College of Music di Londra con Kendall Taylor. Nel 1978 vince il Leeds International Piano Competition e si impone alla critica. È attiva come concertista e come docente alla Royal Academy of Music di Londra e alla Chetham’s School of Music di Manchester.

Ps: Quell'omino lì, di fianco a E. Dindo è solo il grande Rostropovic... fate voi...

9 commenti:

lucacecco ha detto...

Cito: Il nome di Enrico Dindo è ormai noto anche a chi non frequenta assiduamente le sale da concerto

Eh certo!! ....alzi la mano chi di voi non conosce Enrico Dindo!! (Che massa d'ignoranti...)

Bec ha detto...

Io il dindo lo conosco.
Sua moglie viene bollita insieme a sedano, carote, pomodori e altre verdure per un brodo da favola soprattutto se accompagnato da tortellini fatti a mano e farciti come si deve (prosciutto, mortadella grana...).
Lui stesso è ottimo arrosto, soprattutto se cucinato in forno a legna in quelle vecchie teglie in cui è libero di galleggiare nello strutto. La sua carne, difatti, non risulta molto saporita e lo sa bene chi è costretto a diete che prevedono la sua "fesa" tra i piatti più frequenti; consiglio di cucinarla insaporendola molto con erbe aromatiche e aceto balsamico, ma soprattutto non troppo a lungo, rischiereste di mangiare la tomaia di una Geox.
Suo cugino americano (the daindo) è molto apprezzato verso metà novembre, quando viene servito (proprio a causa dell'insipidezza delle sue carni) farcito di castagne prugne e altre bizzarrie simili.

lucacecco ha detto...

In Portogallo poi, terra famosa per specialità come la Cataplana, carne di maiale servita con vongole ed altri frutti di mare, si sta sperimentando un nuovo accostamento composto da bocconcini di suino cotti insieme alla fesa di tacchino... facilmente immaginabile il nome del piatto: Porco Dindo!

Marco ha detto...

Uno dei due spiritosi commentatori oggi si vanta anche di avere un nodo windsor alla cravatta invece che half-windsor... moriremo tutti...

Bec ha detto...

Meglio avere il nodo alla cravatta che alla gola.....

Devid ha detto...

Grande Bec!

Marco ha detto...

L'america ed i sui abitanti non si sono mai battuti per la bandiera della cultura... infatti si vedono i risultati

Anonimo ha detto...

una variante al dindo arrosto potrebbe essere quello di cucinarlo alla francese (il famoso dindò), Prelibato piatto dal sapore squisitamente delicato, è di solito presentato con guarnizioni a forma di cravatta con nodo alla windsor. Non facile da trovare nei comuni ristoranti è eccezionalmente servito alla Rotonda. Domenica naturalmente|
La mamma di Marco (che, comunque, non va alla Rotonda). W Mino Reitano!

Marco ha detto...

...moriremo tutti...