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Basta! Parlamento pulito

lunedì 5 gennaio 2009

il Galateo de "Lo stiVale rosa"

Salve amici!
a seguito di una specifica richiesta avanzata da un assiduo lettore di chevitafe, "Lo StiVale rosa" si dedicherà (in più episodi) ad illustrare alcune regole del Galateo.
L'argomento sembrerà ai più passato di moda, alle volte scontato, ma alcune semplici regole, troppo spesso ignorate, potrebbero sempre tornare utili.
E' chiaro che il livello di rigore con cui si devono rispettare i precetti indicati dal galateo dipende dal contesto più o meno formale in cui ci si trova!!!

Partiamo dal Buffet (chi non ne ha mai organizzato uno o non vi ha partecipato?):
I cibi proposti nel buffet devono possedere, quale caratteristica, la facile manipolazione, in quanto gli ospiti si trovano nella condizione di mangiucchiare in piedi.
Tartine, tramezzini, voulevant devono assumere dimensioni tali da potersi mangiare in un solo boccone (naturalmente si intende il boccone di una persona normale,se si prendessero in considerazione i bocconi di Bec e Barto le tartine dovrebbero essere cm 15x15).
La posizione del tavolo deve risultare accessibile a tutti gli invitati.

Chi si è già servito si deve preoccupare da lasciare velocemente il posto agli altri (non si sta davanti al tavolo finchè non si è spazzolato via tutto!!! capito?).
Piatti e posate "usa e getta" sono accettabili solo nei buffet più semplici, meno impegnativi, altrimenti è di rigore argenteria e piatti di porcellana.
La cosa migliore è dividere il buffet in tre diverse aree disponendo:
uno spazio per gli antipasti, stuzzichini e torte salate,
uno spazio per i primi piatti,
uno per i secondi.
I dessert e la frutta vanno serviti in un secondo momento, dopo aver liberato i tavoli dalle portate precedenti.
Gli alimenti vanno presentati sui vassoi, una parte va lasciata intera tagliando in porzioni il rimanente.

Ogni vassoio va fornito di pinze, palette o cucchiai a seconda del contenuto.
Nel caso in cui veniate presentati a qualcuno durante un buffet, è permesso rispondere
alla presentazione con un cenno del capo, anche senza porgere la mano, visto che normalmente le mani sono occupate da piatti e bicchieri e spesso si ha anche la bocca piena.
Il Caffè (dedicato a Bec)
Il caffè, ancora nella caffettiera, viene portato in salotto dalla padrona di casa.
Quest'ultima lo versa nelle tazzine, quindi, dopo aver chiesto all'ospite quanto, e se, lo desideri addolcito, aggiunge lo zucchero e porge la tazzina.
Lo zucchero si mescola muovendo il cucchiaino dall'alto in basso: questo per evitare che si produca il fastidioso rumore del cucchiaino contro la tazzina.
Il cucchiaino va quindi posato sul piattino (con delicatezza!), non deve mai rimanere all'interno della tazza e non si porta mai alla bocca nemmeno per assaggiare la dolcificazione del caffè (ok? non si lecca il cucchiaino per raccogliere lo zucchero rimesto sul fondo!)
A questo punto si può bere il caffè tenendo la tazza per l'apposito manico con il pollice e l'indice, mentre con l'altra mano si sorregge il piattino.

Nella prossima puntata "Lo stiVale rosa" illustrerà come apparecchiare la tavola....a presto!


6 commenti:

Anonimo ha detto...

Io invece ho scritto un articolo per la nota rivista di lifestyle "La padella di sugo" che recita così:

"Quando entrate nella sala dove i vostri amici stronzi stanno organizzando una qualche festa del cazzo è buona usanza strofinare le scarpe nello zerbino specie se avete pestato l'enorme cagata dell'Alaskan Malamut della vicina. Una volta espletato questo compito una trovata goliardica può essere introdurvi in casa con il suddetto zerbino in mano e urlare agli astanti mostrando l'oggetto a mo' di trofeo "Aho Raga avete mai visto due frenate di merda come queste...".
Di certo ai presenti andrà di traverso il "tramezzone" (un pane pugliese tagliato a metà con frittata di cipolla, pancetta e lardo di colonnata), ma voi vi divertirete come da tempo non succedeva.
Fatto questo vi avviate verso il buffet con in mano il vostro boccale da un litro di birra tedesca.
Mentre camminate iniziate a infestare l'aria con stomachevoli scorregge silenziose (loffe) e giunti a pochi centimetri dalla più FICA della stanza vi accostate al suo orecchio e in quel momento sganciate la loffa più corposa.
Mentre siete a due millimetri dal suo padiglione auricolare le sussurrate morbidamente "Cara che cazzo hai mangiato ieri sera non ti si sta vicino"....fate pochi metri e ripetete la stessa cosa col vostro miglior amico che sta svaccato sul divano letto a sentire "Tutto il calcio minuto per minuto". Mentre però la FICA di turno arrossirà e scappera a ritoccarsi la cipria nel cesso, il vostro miglior amico vi risponderà con un rutto roboante e con un "Non rompe l'cazz che la Juve sta a perde...".
Ora vi è preso fame. Vi avviate con nonchalance verso il tavolo imbandito alla moda della Vale o quasi. Tovaglia a quadrettoni, forchette e cucchiai nonchè cortelli prelevati da vari ristoranti della zona e bicchieri molto capienti e rigorosamente di vetro. Superate la calca dando un pestone al vostro concorrente di destra, seguita da una gomitata nel cranio quando questo si china per massaggiarsi il piede, al vicino di destra rovesciate il boccale di birra nella giacca sale e pepe che era di suo nonno e quando questo reclina il capo per guardare il danno una gran testata nel naso. Abbrancate il tramezzone e lo correggete con un po' di salame piccante e melanzane sottolio. Prima di mangiare però prendete le 42 Big Babol che da sei giorni state masticando per adattare alla bisogna e le mettete sotto le terga del vostro amico, che sfoggia un vestito stranamente nuovo di pacca, mentre si siede accanto a voi. Quando si rialza si porta dietro la sedia per tutto il "party". Per staccarla viene richiesto l'intervento di un artigiano con la mola.
Intanto avete perso di vista il vostro amico che è arrivato con una delicata sudamericana con sesta di seno e pantacollant tigrate. Tutti hanno subito capito che è un puttanone a pagamento. Ora i due si sono appartati dietro le tende del soggiorno. Voi andate lì e tirate le tende a mo' di sipario al culmine del "petting". Il vostro amico arrossirà bofonchiando "Niente di grave...ehm ehm ...siamo amici"....mentre la brasiliana si darà una sistemata ai capelli e ci farà una risatina sopra.
La festa è finita. Ve ne andate non senza aver salutato il padrone di casa con i soliti convenevoli: "Aho ma t'vai a fadantel cul, la pancetta era rancida, la frittata era fatta sa i ovi andati a mal, l'vin sapeva d'bisolfit e com al solit nun c'era na figa manc a pagalla..." il padrone di casa vi risponderà con cortesia "Oh brutt testa de cazz si nun t'sta ben la prossima volta fa na robba, arman a casa tua tant nn'hai fatt altr ch'magna, arluttà e scurgià".....Baciate la padrona di casa tastandole nel contempo una tetta o una chiappa a piacere quindi piantate con quattro chiodi da quindici lo zerbino sulla soglia con le striature di merda sopra la scritta "Benvenuti" o "Buon Anno" e ve ne andate non prima di aver graffitato un bel pisello sulla porta in legno pregiato con i chiodi da quindici avanzati.
Questo commento che in realtà è un post che metterò su Feisbuk quanto prima lo dedico alla Vale arbitra di eleganza e raffinatezza con una domanda "Cara Vale una ragazza fine e raffinata come te, come ha fatto a scegliere come (uso una parola antica) FIDANZATO quello zoticone di Andrea Scaloni? :-)
Buona Befana a voi e a tutti i Chevitafeers.....

Bec ha detto...

vale 0 - quilly 1
palla al centro

Sere ha detto...

ahahahah, Quilly m'hai fatto morì, però poi non ti lamentare se non t'invitano più alle feste!!!

Anonimo ha detto...

Serola....non è che hai una sorella attrice?

lucacecco ha detto...

ooooohhhh...... finalmente una festa che ci piace!! Bravo Quilly!!!

PS: vale, quando ci inviti tutti ad un buffet??

Sere ha detto...

@ Quilly: no, nella mia famiglia l'unica che abbia mai calcato le scene sono io. Vuoi che ti reciti la parte di Mirandolina nella Locandiera? ;)