Nomina sunt consequentia rerum
Il caro papà Dante, riprendendo una glossa del Corpus iuris civilis di Giustiniano, ha scritto nella Vita Nuova (XIII.4):
"Nomina sunt consequentia rerum".
Postato da Devid alle 16:13
Argomenti: Da NY, Siate seri... ogni tanto
6 commenti:
sempre a dargli addosso... secondo me lo fa per permettere all'interlocutore di essere coerente: se uno lo chiama dittatore, che colloquio dovrebbe avere con lui?
....ora il problema è: ma silvio ha una vaga idea del significato della parola coerenza?
Domanda sbagliata Cecco.
Quella giusta è: ma ci è o ci fa?
E tremo sulle possibili risposte...
Daniele_Sole
Minchiata* sunt servanda!
*NB (plur. neutro).
Il poeta latino, con questa famosissima poesia monoverso, voleva esprimere la necessità anche per il cazzarolo di attentersi alle assurdità che dice.
Mi pare fosse Sylvio Ovidio Cazzone, nell' ars minchiandi.
stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus (la rosa esiste prima e a prescindere dal suo nome, noi abbiamo solo i nomi)
necessita di verificare:)
good start
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