Galateo: seconda puntata
Salve amici,
eccoci di nuovo al nostro appuntamento con le buone maniere.
Come promesso nel precedente post, oggi mi occuperò di come apparecchiare la tavola.
Spero ardentemente che questo post sia fonte di nuova ispirazione per Quilly, che, come al solito, ci ha fatto scompisciare dalle risate con le sue fantasiose storie.
Bando alle ciance, non perdiamo altro tempo e.... iniziamo.
Apparecchiare la tavola con cura ed attenzione ai dettagli, non solo dimostra gusto, raffinatezza, educazione, ma anche l'attenzione che i padroni di casa hanno verso i loro ospiti.
Sobrietà ed eleganza (qualità che sicuramente bene mi caratterizzano) devono essere il vostro motto.
Ad ogni cena che si rispetti la tavola deve presentare il suo centrotavola.Questo dovrà essere scelto con impegno in quanto dovrà abbellire ma al contempo non dovrà disturbare i commensali, togliendo la visuale o lo spazio.
I pranzi e le cene importanti richiedono:
- il SOTTOPIATTO che per tutta la durata del pasto non va mai tolto.
- il PIATTO PIANO
- IL PIATTO CUPO o FONDINA
- IL PIATTINO DA ANTIPASTO (se è servito a tavola).
Fino a qui non ci dovrebbero essere sorprese per nessuno anche se so già che Nanolo si sta domandando che diamine è il sottopiatto e a che miseria serve!
A destra dei piatti:
- il COLTELLO (con la lama rivolta verso l'interno);
- il CUCCHIAIO.
A sinistra dei piatti:
- 1 o 2 FORCHETTE (secondo il menù, ma, considerando la quantità di cibo e portate costantemente presenti alle cene dei Chevitafè boys, mettete sempre 2 forchette),
- il TOVAGLIOLO piegato in modo semplice (a rettangolo o triangolo), niente piegature a forma di cigni, ninfee, composizioni dentro i bicchieri, origami ecc...
In alto sopra il piatto:
le POSATE DA DESSERT (manico della forchettina a sinistra e cucchiaino o coltellino con manico a destra).
Sopra le posate di destra:
i BICCHIERI fino ad un masimo di 4, con questo ordine partendo da sinistra: per l'acqua (grande), per il vino rosso (medio), per il vino bianco e sopra, dietro gli altri, la flute per lo spumante.
Sopra le posate di sinistra:
il PIATTINO PER IL PANE.
Eventuali SEGNAPOSTO vanno sopra le posate da dessert.
Bene... tutto chiaro? facile no?
Due piccole precisazioni per gli amministratori di Chevitafè:
1) Da una attenta ricerca da me svolta è ahimè emerso che il cartone della pizza da asporto (molto utilizzato nella Comune) purtroppo non può essere classificato nella categoria dei sottopiatti.
2) Gli scienziati della Nasa stanno ancora cercando di capire a cosa servono quegli strani utensili con rebbi storti e manici "mobili" di vari colori (all'occorerenza anche smontabili) che ci vengono forniti nelle cene della comune. In realtà non so come dirvelo, però... ecco... mi hanno assicurato nella maniera più assoluta che... NON SONO FORCHETTE!
COME SI SERVE
I piatti da portata si ricevono da sinistra, cominciando dalla donna di maggior riguardo.
Si continua servendo tutte le signore fino alla padrona di casa.
Quindi, nell'ordine: l'uomo alla destra della padrona di casa, che è il più importante (tipo, che ne so... l'esimio professore), tutti gli uomini, il padrone di casa.
Il vino si serve dopo il primo giro di antipasti, mescendo non oltre la metà del bicchiere.
Con il cambio del tipo di vino anche il bicchiere va sostituito (noblesse oblige!)
Prima di servire il dessert è consigliabile togliere i bicchieri superflui.
I piatti si sostituiscono ad ogni cambio di portata, ma solo quando tutti i commensali avranno terminato.
Il nuovo piatto, tiepido se la pietanza che segue è calda, si mette sul sottopiatto da sinistra.
La pietanza va servita due volte: al primo giro i commensali si servono in modo contenuto, proprio per poter accettare il secondo passaggio (ok,ok avete ragione... questo non c'era bisogno di scriverlo, normalmente da noi tocca fare anche il terzo giro!).
Prima del dessert il piattino del pane va tolto dalla tavola e spazzolate le eventuali briciole con la speciale spazzola o con una paletta d'argento (ahahahah...lo so che mi ci state mandando...).
Caffè, liquori, bibite e dolcetti si servono in salotto.
à bientot, j'espère.
Scusate, scusate, scusate... ho trovato solo ora su di un sito un trafiletto che credo possa tornare utile a molti perciò ve lo riassumo in pochi punti:
-Nei pranzi di famiglia, presenti i suoceri, il padrone di casa (che possiamo chiamare ad esempio Ferdinando) ha alla destra la suocera, alla sinistra la madre (che culo, eh!).
La padrona di casa (chiamiamola Evelina): alla destra il suocero, alla sinistra il padre.
- Quando una coppia invita un'altra coppia: le due signore, una di fronte all'altra.La padrona di casa avrà alla sua destra l'invitato, alla sinistra il marito.
- Se una coppia invita una persona sola: se donna siede alla destra di Ferdinando; se uomo, alla destra di Evelina.
Le regole generali sono:
- Le signore divise dai rispettivi mariti.
- Egualmente divisi i grandi amici e i colleghi di lavoro.
- Gli stranieri trovano posto a fianco di persone che parlano la loro lingua, facilitando in questo modo il loro inserimento nella conversazione (So che vi state domandando vicino a chi sarebbe il caso di far sedere Santo...).
- Persone con interessi comuni vanno disposte in prossimità, favorendo in questo modo la loro conversazione (non so.. io suggerirei di far sedere vicini quelli che guardano Uomini e donne, quelli che sono diventati Facebook dipendenti, quelli che usano solo strane apparecchiature con il logo a forma di mela, ecc...).
6 commenti:
ma perchè complicarsi la vita anche quando si mangia?
evviva il sottopiatto con il cartone della pizza!!
p.s. non si fa riferimento al bicchiere per la CocaCola, va prima o dopo quelli da vino?
Nella tradizione francese potete trovare sulla tavola le forchette appoggiate a testa in giù. I francesi amano molto distinuguersi dagli inglesi e già storicamente cercavano di mostrare la loro superiorità. Sembra infatti che gli inglesi abbiano cominciato a disporre le forchette con le punte verso l'alto per risparmiare sulle tovaglie di organza che venivano immancabilmente rovinate. La corte reale francese cercava invece di ostentare la sua ricchezza, disporre le forchette con le punte appoggiate sulla tovaglia era come dire "noi possiamo permetterci una tovaglia nuova ad ogni pasto!". Attenzione però, mettere le forchette a testa in giù sui cartoni della pizza, potrebbe risultare un po' ridicolo.
La vostra corrispondente dall'estero, direttamente da Lione (che è ora passata che cominci a lavorare)
Ieri sera ho seguito i consigli della Vale.
Per cena avevo cozze alla tarantina, garagoli, capesante e parazzola.
Ho usato 2 forchette, 1 coltello, 1 cucchiaio e 3 bicchieri.
Risultato: io non ho mangiato un cazzo, ma in compenso i garagoli sono arrivati sopra il lampadario e i cappoloni sono rimasti a decorazione del soffitto. Devo anche cambiare i vetri alla finestra.
2000 euro di danni, più 7 euro di pizza che mi son comprato per mettere qualcosa nello stomaco. Pizza mangiata colle mani, per precauzione.
Bella seratina, tutto sommato.
Vale, ti manderò il conto a casa...
ho sempre saputo che il tovagliolo sta a destra...
Nanolo, mi sa che Vale ti deve dare ripetizioni anche sul tipo di posate adatte per pesci, molluschi, crostacei et affini ;)
CaVissima Vale,
(o, so pvefevisci, Evelina), con la pVsente ti infoVmo che ho oVdinato della meVavigliosa posateVia in oVo zecchino. PuVtVoppo il piccolo aVtigiano che se ne occupa è un pò indietVo con la cesellatuVa, ma al più pVesto ne potVemo saggiaVe la qualità.
Nel fVattempo ti faccio pVesente che è del tutto assente, nel Galateo dello Stivale Vosa, una paVte dedicata alla buona cVeanza di non pVesentaVsi mai a casa altVui a mani vuote; saVebbe sempVE buona Vegola omaggiaVe, puV senza metteVla in imbaVazzo, la padVona di casa.
Con la stima e l'affetto di sempVe,
La MaVchesa del Cucchiao
PS: Si voi le furchett' dritt', la prossima volta t'le porti da casa...
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